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[mks_dropcap style=”rounded” size=”20″ bg_color=”#dd3333″ txt_color=”#ffffff”]F[/mks_dropcap]ino a pochi anni fa, in Italia il termine “floral designer” non era molto noto mentre recentemente va gradualmente divenendo di comune dominio grazie alla diffusione fatta dai massmedia (stampa, internet, televisione). Ma cosa differenzia il “fioraio” o “fiorista” che dir si voglia dal “floral designer” (o “flower designer”)? Poiché la formazione professionale di tali figure, per quanto riguarda l’Italia, non è soggetta a una normativa di legge e ad un preciso curriculum di studi emanati dallo Stato, per definirle possiamo solo attenerci a una distinzione basata sulle competenze, sulle conoscenze e soprattutto sulle capacità personali: insomma non esiste un’investitura istituzionale che attribuisca ad una persona il titolo di “fiorista” piuttosto che di “floral designer” come invece esiste nel caso di “ingegnere”, “architetto”, ecc. [mks_dropcap style=”rounded” size=”20″ bg_color=”#dd3333″ txt_color=”#ffffff”]U[/mks_dropcap]na ulteriore specializzazione nel campo è costituita dalla figura professionale del “wedding floral designer”. Questi è un floral designer che si occupa specificamente degli allestimenti floreali per le nozze attraverso un’approfondita conoscenza del settore e che spesso lavora al fianco di un wedding planner per curare nei minimi dettagli tutto l’aspetto estetico dell’evento. Saranno di sua competenza gli allestimenti floreali che andranno realizzati per accompagnare gli sposi in tutti i momenti dell’evento: la creazione del bouquet della sposa e delle damigelle, i corsage femminili e le bottoniere maschili, il portafedi, il decoro della macchina o della carrozza, l’addobbo della location dove avverrà la celebrazione delle nozze, gli allestimenti per il buffet e il pranzo del ricevimento, quelli per il taglio della torta nuziale e per la confettata, ecc.
Possiamo dire che il “floral designer” rispetto al tradizionale “fiorista” è una specie di “stilista del fiore” avendo una visione più ampia dell’utilizzo e delle possibilità di lavorazione dei fiori applicata a una valutazione artistica dell’ambiente nel quale le composizioni vanno inserite: ciò comporta una costante attenzione ai trend della moda e conoscenze approfondite di storia dell’arte, di estetica e delle tecniche di lavorazione dei fiori nonché la capacità di creare scenografie floreali anche di grandi dimensioni utilizzando non solo i fiori ma anche materiali complementari diversi (arredamenti, tessuti, candele, oggettistica varia, ecc.).
Volendo trarre delle conclusioni, la designazione di “floral designer” è un attributo che si fonda più sul valore personale e sul conclamato riconoscimento popolare che non un’investitura ufficiale assegnata dalle nostre istituzioni.
Wedding floral designer: artista floreale dei matrimoni
[mks_dropcap style=”rounded” size=”20″ bg_color=”#dd3333″ txt_color=”#ffffff”]N[/mks_dropcap]aturalmente la figura professionale del floral designer così come quella del wedding floral designer può essere una evoluzione successiva a quella del fiorista. Sicuramente prima di essere floral designer bisogna essere bravi fioristi. Solo le doti personali, l’attitudine ad osservare e sperimentare, la capacità di innovare e la volontà di un continuo perfezionamento e studio nel campo dell’arte floreale, nonché altre doti personali come saper pianificare, organizzare e lavorare in un team sono indispensabili per trasformare il fiorista in floral designer. Ma la chiave del successo sarà indiscutibilmente la capacità estetica di proporsi al pubblico come un creativo dall’impronta personale e unica, che lo distingue da tutti gli altri floral designer per il proprio stile: come avviene in tutte le arti!